sabato 4 giugno 2011

"lerfe grasse au su"





testo e foto Santo Mangiameli


La preparazione dei pasti è uno dei momenti mediante il quale , durante il Gran Magal, si celebra ogni anno una riconoscenza nei confronti di Allah. Celebrazione annuale della confraternita islamica sufi del “muridismo” a cui appartiene la maggioranza dei senegalesi wolof. Magal è un termine wolof che significa rendere omaggio, celebrare, comme...morare e consiste in atti di omaggio e gratitudine resi al Signore. Nella comunità murid esistono diversi Magal ma il più importante è quello del 18 del mese lunare di Safar, il Gran Magal di Touba che commemora la partenza per l'esilio di Cheikh Ahmadou Bamba. Si commemora infatti la sua partenza e non il ritorno perché questo giorno coincide con l'inizio di un lungo viaggio spirituale, fra sofferenze e speranza e perché la riconoscenza dello Cheikh nei confronti di Allah si manifesta in ogni momento, anche nei più difficili. Durante il soggiorno a Diourbel, Allah espose a Cheikh Ahmadou Bamba il suo volere, e gli comunicò che le prove erano ormai finite. I magnifici doni che Allah gli accordò lo spinsero a rendere grazia anche al Suo Profeta . Si tratta di un atto condiviso con tutta la comunità e quindi egli decise di richiamare tutta la comunità musulmana per renderla partecipe del messaggio di misericordia ricevuto. All'inizio, la comunità murid non si riuniva per celebrare il Magal, ognuno lo festeggiava a casa propria immolando un montone o preparando un pasto speciale. Fu Cheikh Mouhamadou Fadilou Mbacke l'iniziatore della celebrazione del Gran Magal di Touba quale la conosciamo oggi. Chiese ai taalibé di ritrovarsi a Touba il giorno 18 Safar per celebrare insieme questa solennità. Omaggio, Giubilo, Culto. Questi tre simboli riassumono tutto il senso del Magal. Il Magal di Touba non è solo una celebrazione popolare e spirituale ma uno dei momenti importanti per mettere in pratica l'insegnamento dello Cheikh attraverso la devozione, il lavoro, la solidarietà. Il giorno del Magal circa tre milioni di fedeli, provenienti da ogni luogo, si riuniscono a Touba, animati dallo stesso fervore religioso. Ovunque in città si odono i khassaïd, salmodie dei poemi scritti da Cheikh Ahmadou Bamba per manifestare la propria riconoscenza ad Allah. Così è stato anche a Catania, ma non certo in tutta la città, in un'atmosfera di Gioia condivisa, in un vortice di nomi, suoni, sorrisi e odori. Per gli immigrati celebrare il Gran Magal nelle città in cui vivono è non soltanto un modo per sentirsi in contatto con la propria comunità religiosa, ma anche la possibilità di un ritorno in patria, di un pensiero tutto senegalese. Mi chiedo se alle comunità senegalesi venga riconosciuta, in modo ufficiale, la libertà di potere staccare dal quotidiano "occidentale" e celebrare la loro festa. "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Così inizia la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, adottata dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Celebrata, riconosciuta come pietra miliare della democrazia, rispettata, ma a volte anche ignorata, calpestata, aggirata. Conoscere equivale a condividere, rispettare, imparare, scambiare, ma tuto questo rimane ancora oggi ben lontano dal sentire comune. Nulla accade se non si cerca, nulla si cerca se non si desidera.
 




















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